QUATTRO GIORNI A VENEZIA: giorno 3 e 4
Continua il racconto del nostro itinerario di quattro giorni a Venezia. Dopo aver parlato delle attività svolte e delle esperienze fatte nel giorno 1 e 2, ecco la seconda parte.
GIORNO 3
La mattina ci spostiamo sulla vicina isola di Murano. L'Hotel Rialto, dove alloggiamo, mette a disposizione gratuitamente il trasferimento di andata con un taxi privato, ma ci sono anche diverse linee di vaporetto che, in circa 10 minuti di navigazione, raggiungono l'isola.
Murano è famosa per il suo vetro soffiato, con fornaci storiche sparse per tutta l'isola, presenti dal XIII secolo, quando il governo veneziano stabilì che era troppo pericoloso tenerle nella città di Venezia, per la paura degli incendi, ma anche per l'importanza di mantenere i segreti di quest'arte.
Dopo tanti anni il vetro soffiato di Murano è ancora famoso in tutto il mondo e questo lavoro si tramanda come un'arte di generazione in generazione. Molte delle vetrerie organizzano visite guidate e dimostrazioni, spesso gratuite, alle loro fornaci, con la possibilità di acquistare nei negozi dei laboratori.
Legato alla storia della lavorazione del vetro, si può visitare anche il Museo del vetro, che dal 1861 racconta i 700 anni di storia di questa particolare tecnica, dal Medioevo fino ai giorni nostri, con l'esposizione di bellissimi esemplari di artigianato.
Murano, oltre alle vetrerie, offre la possibilità di una passeggiata per il suo centro storico, dove si può ammirare la Torre dell'Orologio in Piazza Santo Stefano, costruita in stile medievale nel XIX secolo.
Con una breve passeggiata tra vicoli e piazzette, si può raggiungere il Faro di Murano, una costruzione cilindrica del 1934 in marmo d’Istria, la cui luce punta dritta verso il Lido di Venezia.
La passeggiata per l’isola prosegue lungo il suo Canal Grande, la sua zona più turistica, ricca di negozi di artigianato del vetro e ristoranti.
Qui si trova il Palazzo da Mula, un esempio di architettura gotica veneziana. Una volta lussuosa residenza estiva dei patrizi veneziani, oggi è la sede del Municipio di Murano.
Merita una visita anche Duomo dei Santi Maria e Donato, conosciuto come Duomo di Murano, uno dei massimi esempi di stile veneto-bizantino della Laguna. Eretto inizialmente nel VII secolo d.C., fu ricostruito nel XI secolo e assunse la forma attuale. All'interno sono di gran pregio i diversi mosaici pavimentali e dell'abside.
Pranziamo all'Osteria al Duomo, una rustica osteria tipica veneziana, che propone piatti della tradizione locale e pizze, anche senza glutine.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Venezia.
Dopo pranzo rientriamo a Venezia in vaporetto. Da Murano si potrebbe proseguire per la vicina isola di Burano, che noi abbiamo già visitato qualche mese prima.
Scendiamo alla fermata nel Sestiere Castello, che deve il suo nome al castello che venne qui costruito durante il periodo romano, in posizione strategica nella parte più orientale della città verso la Laguna, per proteggere dagli attacchi via terra e via mare.
In questa zona spicca il grande complesso dell’Arsenale, un enorme cantiere navale che periodicamente ospita la Biennale di Venezia, importante mostra d’arte contemporanea. Al di fuori di questi eventi, buona parte dell’Arsenale non è accessibile al pubblico, ma la zona merita comunque una passeggiata.
L’ingresso dell’Arsenale è ben segnalato da due torrette che affiancano la Porta di Terra. Al suo interno numerose officine costruiscono e riparano navi dal XII secolo, quando la Repubblica Veneziana era nella sua massima espansione.
Il resto del quartiere si compone di case private e l'atmosfera è tranquilla, fuori dal turismo di massa. Non mancano angoli con scorci di vita quotidiana o panni stesi al sole.
Trascorriamo la serata al ristorante Da Poggi, un piccolo locale con piatti della cucina veneziana, anche senza glutine. Purtroppo al momento della stesura di questo racconto di viaggio, abbiamo scoperto che poco dopo il nostro soggiorno a Venezia il ristorante ha chiuso e cambierà gestione.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Venezia.
GIORNO 4
Iniziamo il nostro ultimo giorno in città dirigendoci in Piazza San Marco per salire in cima al Campanile.
Piazza San Marco ha una torre dal XI secolo, quando una prima versione fu eretta con la funzione di faro per i naviganti in arrivo a Venezia; solo all’inizio del XVI il Campanile assunse l’aspetto odierno. Nel 1902 la costruzione crollò per un cedimento strutturale, ma venne ricostruita nel 1912 esattamente identica.
L'accesso al Campanile è a pagamento, il biglietto è acquistabile online o direttamente alla biglietteria, fino ad esaurimento posti. La salita alla cima è possibile esclusivamente tramite ascensore. Una volta arrivati in alto, ci si trova davanti ad una vista a 360 gradi sulla città e sulla Laguna di Venezia. La visita in totale dura circa 30 minuti.
Scesi a terra, proseguiamo la nostra esplorazione della città dirigendoci alla Libreria Acqua Alta, in Calle Longa Santa Maria Formosa, a due passi da Piazza San Marco. Molto più che una semplice libreria, si tratta di un luogo speciale e affascinante.
La libreria nasce nel 2004 grazie a Luigi Frizzo, vicentino di origine ma veneziano d’adozione, che dopo una vita spesa a viaggiare per il mondo, è approdato in questo microcosmo fatto di libri, gatti, gondole e canoe su cui i volumi sono poggiati per contrastare gli episodi di acqua alta in città.
Un'altra particolarità è che qui non esiste un catalogo digitale per scovare i libri, ma ci si affida alla memoria del gestore e dei suoi collaboratori per la collocazione delle opere.
L'angolo più suggestivo della libreria è la scala di libri, un bell'esempio di riciclo creativo, dove le vecchie enciclopedie rovinate dall’acqua alta non sono state buttate via, ma trasformate in copertura per i muri e in una serie di gradini che creano un luogo unico.
Per pranzo abbiamo riservato un tavolo al ristorante Al Giardinetto da Severino, situato all'interno del quattrocentesco Palazzo Zorzi e con un menù ricco di specialità veneziane, con diversi piatti anche senza glutine.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Venezia.
Ci godiamo un'ultima passeggiata tra le calli, prima di recuperare le valigie e dirigerci a piedi verso il parcheggio multipiano di Piazzale Roma, dove abbiamo lasciato l'auto al nostro arrivo in città.
È arrivato il momento di salutare Venezia e la sua magia, ma sappiamo che si tratta di un arrivederci, perché in un luogo come questo vale sempre la pena tornare.
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