WEEKEND TRA LE CAMPAGNE DEL PARMIGIANO E DEL CULATELLO
In Italia c'è una zona chiamata Food Valley: si tratta dell'area che comprende le province di Modena, Reggio Emilia e Parma, considerato il fulcro di un territorio che tutto il mondo ci invidia per le sue eccellenze gastronomiche, soprattutto salumi Dop e Parmigiano, il formaggio più conosciuto e amato al mondo.
Proprio queste campagne sono la meta di uno dei nostri weekend alla scoperta dello Stivale.
Partiamo il venerdì pomeriggio verso Polesine Parmense, per raggiungere l'Antica Corte Pallavacina, una dimora storica che fa parte dei castelli de Ducato di Parma d Piacenza.
Costruita agli inizi del '400 dai marchesi Pallavicino di Polesine su un fortilizio preesistente, nel '700 la Corte fu trasformata in caserma e nell'800 venne suddivisa in piccole abitazioni ed utilizzata da contadini, pescatori, carrettieri e artigiani.
Completamente restaurata e portata agli antichi splendori dalla famiglia Spigaroli, ora al suo interno racchiude un piccolo mondo dedicato all’ospitalità, alla ristorazione, alla produzione di salumi.
Qui si allevano animali di razze antiche, come il maiale "Nero di Parma”, oche e pavoni animano l’aia, si respira un senso di pace e tranquillità, un'atmosfera d'altri tempi.
Ai piani nobili dell’Antica Corte Pallavicina sono situate le camere, dove non mancano arredi d’epoca, oggetti d’arte, suppellettili uniche che custodiscono storie di famiglia da raccontare. Ogni stanza è differente e ha le sue particolarità, con finestre che offrono scorci sui pascoli e sul fiume Po.
Al piano terra si trovano invece le aree comuni della Corte, riccamente decorate e preservate con il gusto di un tempo. Il camino scoppietta e si viene accolti da un'atmosfera affascinante per un vero e proprio tuffo nel passato.
Al nostro arrivo riceviamo un benvenuto a base di prodotti tipici della Corte: un assaggio di Culatello a diversi gradi di stagionatura, accompagnato da un vino di produzione propria. In bellissimo modo per iniziare la nostra esperienza in questo luogo, assaporandone da subito l'essenza e le sue specialità.
In inverno la nebbia avvolge la Corte e la campagna circostante, si tratta di un fitto mantello che copre la zona e rende tutto ancora più suggestivo, accentuandone l'atmosfera magica.
Dopo esserci ambientati e aver fatto un primo giro di perlustrazione della Corte, arriva l'ora di cena e ci dirigiamo al ristorante Alle Roncole di Busseto, che già abbiamo avuto modo di apprezzare in un altro weekend in queste zone.
Ci immergiamo nei sapori del territorio, tra salumi, gnocco fritto, tortelli e dolci tipici, tutti disponibili anche senza glutine.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine nelle campagne di Parma e Piacenza.
Il sabato, iniziamo la giornata con una visita all'Azienda Agricola Bertinelli, situata tra Noceto e Medesano.
Nata nel 1895, qui vengono allevate oltre 700 mucche, che producono il latte utilizzato nel loro caseificio per produrre il Parmigiano Reggiano Dop.
Proprio la zona di lavorazione del Parmigiano è la parte che interessa un tour guidato prenotabile dal loro sito: un'esperienza di circa un'ora, dove esplorare le diverse fasi di lavorazione di questo prodotto d'eccellenza, che deve rispettare determinate regole e caratteristiche per poter ricevere il marchio del Consorzio.
La guida ci racconta nel dettaglio tutte le fasi della produzione che permettono di trasformare il latte fresco nel Parmigiano Reggiano; la visita termina poi nello spettacolare magazzino di stagionatura con oltre 7000 forme, distribuite in modo ordinato su alti scaffali.
A conclusione del tour è prevista una degustazione di 3 stagionature di Parmigiano Reggiano e della sua soffice crema, accompagnata da un calice di Lambrusco.
Adiacente al caseificio si trova l’AgriBottega, dove è possibile acquistare i prodotti caseari dell'azienda ed altri del territorio. Ci sono poi un bar e l'Hosteria Bertinelli, ristorante dove pranziamo con piatti tipici della zona, disponibili anche senza glutine.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine nelle campagne di Parma e Piacenza.
Nel pomeriggio torniamo verso Polesine Parmense e ci dirigiamo verso le sponde del fiume Po, che troviamo completamente avvolte dalla nebbia. Percorriamo i sentieri che le costeggiano, in un'atmosfera magica e surreale.
Torniamo all'Antica Corte Pallavicina per una visita al Museo del Culatello, un interessante percorso tematico con audioguide e pannelli informativi, dedicato al simbolo della ricchezza enogastronomica di questo territorio.
Il percorso museale presenta, uno dopo l’altro, i protagonisti della vicenda del Culatello. Il primo è il territorio, con l’ambiente circostante, i pioppeti, il Po. Si prosegue poi in una sala incentrata sulla figura del maiale, addomesticato dall’uomo in tempi remoti; non mancano approfondimenti sul maiale nero tipico del Parmense e sulla figura di Sant’Antonio Abate, eremita del deserto, sempre rappresentato in compagnia di un maialino. E ancora, una sala dedicata alla storia della famiglia Spigaroli, i creatori di questo museo e i proprietari della Corte, un tempo mezzadri di Giuseppe Verdi e Masalén, i norcini che tramandavano l’arte della corretta macellazione del maiale.
Dopo le sale principali del museo, il percorso prosegue all'esterno, dove si trovano alcuni pannelli informativi e una segnaletica che conduce in un grande spazio sotterraneo dedicato al mondo segreto del Culatello con la sua storia, le caratteristiche che devono avere la carne di maiale, il sale e il pepe per creare questo prodotto speciale. Il percorso permette di osservare anche l’affascinante galleria dei culatelli, che stagionano nell’umidità e nella penombra. Per concludere, si può fare tappa all’Hostaria del Maiale, dove una degustazione chiude il percorso dedicato al Re dei Salumi.
Il Museo del Culatello ha un’estensione open air chiamata Po Foorest. Un bellissimo percorso all’aperto adatto alla bella stagione, lungo 1,5 km e diviso in 12 tappe alla scoperta del bosco, della vegetazione e dell'allevamento allo stato brado dei maiali neri.
Per la sera ci aspetta un tavolo prenotato al ristorante Antica Corte Pallavicina, il locale di spicco della tenuta, che ha ottenuto una Stella Michelin. Un ambiente tranquillo ed esclusivo, arricchito dal calore del camino accenso, con un menù che propone una cucina “gastrofluviale” saporita e piena di colori, dove predominano le materie prime prodotte direttamente nell'orto dell'Antica Corte Pallavicina e dove si esaltano le antiche e preziose tradizioni di queste terre bagnate dal Po. I proprietari Massimo e Luciano Spigaroli hanno costruito una proposta che porta in tavola tradizione ed innovazione, con un percorso di piatti davvero interessanti. Grande attenzione per la celiachia, con proposte ad hoc e piccole modifiche alle pietanze dove serve.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine nelle campagne di Parma e Piacenza.
La domenica salutiamo l'Antica Corte Pallavicina e ci dirigiamo verso Fontanellato, uno dei paesi più famosi della bassa padana, reso ricco dalla presenza della famiglia Sanvitale a partire dalla fine del '300, che ne ha lasciato la traccia più evidente nella Rocca, posta al centro della piazza principale. Si tratta di un luogo a noi conosciuto e già raccontato in un precedente itinerario in queste zone.
Qui il racconto della nostra visita alla Rocca di Fontanellato.
Visitando Fontanellato si ha un assaggio della vita lenta e tranquilla della pianura. Nel 2004 le è stato conferito il riconoscimento di città slow, sulla base di indicatori come la qualità urbana, le infrastrutture, l’ospitalità, la valorizzazione delle produzioni tipiche e dell’enogastronomia.
Tra le vie del centro e attorno alla Rocca, ogni terza domenica del mese si svolge un importante mercatino dell'antiquariato, con bancarelle di cimeli antichi di vario tipo.
Prendendo la strada verso la Lombardia per rientrare a casa, concludiamo il nostro itinerario godendoci un ultimo pranzo in campagna prima di rientrare. Ci fermiamo alla Trattoria Toscanini di Ripalta Guerina, in provincia di Cremona. Un tempo antica fiaschetteria, ora ristorante legato alla tradizione gastronomica del territorio, ma in continua evoluzione. Le sue sale sono accoglienti e da ogni angolo emerge il rapporto con la musica e il forte legame con il Maestro Arturo Toscanini, che in queste zone era di casa. Grande attenzione per i clienti celiaci, con diversi piatti senza glutine presenti nel menù.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine nelle campagne di Parma e Piacenza.
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