UN WEEKEND TRA LE CAMPAGNE DEL MONFERRATO
La campagna per noi ha sempre un grande fascino, ci infonde serenità e la bellezza dei suoi paesaggi ci lasciano sempre senza parole. La nostra destinazione in questo caso è il Monferrato, una meta già in parte conosciuta da noi, perché ci siamo stati in precedenza (QUI il racconto della nostra esperienza nell'Alto Monferrato e QUI il racconto della nostra esperienza nel Basso Monferrato).
Partiti il venerdì pomeriggio, alloggiamo 2 notti al l’Agriturismo Bastian di Fontanile, una piccolissima struttura in mezzo alle vigne, con una vista davvero spettacolare. Si trova in un punto strategico delle tre provincie di Asti, Alessandria e Cuneo, ad un'ora circa di strada da Torino, Genova e Milano. Fontanile è contigua al paese di Mombaruzzo ed a pochi chilometri da Nizza Monferrato ed Acqui Terme.
I proprietari Nicoletta e Marco sono davvero ospitali e ti fanno sentire a casa. Appena arrivati ci fanno accomodare, ci offrono un the e iniziamo a scambiare due chiacchiere.
La struttura è inserita all'interno della loro abitazione, con una zona dedicata alle 3 camere con bagno, oltre ad un luminoso soggiorno con guide turistiche delle località circostanti, suggerimenti sulle visite interessanti che possono essere effettuate, programmi aggiornati sulle manifestazioni a cui partecipare.
Ogni stanza ha un nome ed è arredata in modo confortevole, con mobili antichi e dettagli rustici ma molto curati.
L'agriturismo è situato su un terreno di circa 5 ettari, tramandato da tre generazioni e rinnovato negli ultimi decenni, mantenendo tuttavia qualità autoctone locali e tradizione della coltivazione e vendemmia.
Nel giardino dell’agriturismo c’è una vasca idromassaggio riscaldata, per godersi un momento di relax in un angolo verde e tranquillo.
La formula offerta è di bed & breakfast, con possibilità di aggiungere altri pasti a richiesta.
La mattina la colazione è ricca, con una proposta che comprende torte, biscotti e marmellate fatte in casa, pane fresco, frutta, latte, caffè o the.
Noi abbiamo deciso di cenare lì entrambe le sere, con un menù semplice e gustoso, ricco di prodotti del territorio e tutto senza glutine per me che sono celiaca.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine in Monferrato, in Roero e nelle Langhe.
Il sabato mattina ci spostiamo a Cavatore per una passeggiata con lama e alpaca tra le campagne, organizzata dal centro Animal Walk.
Ci troviamo a 5 km da Acqui Terme nel cuore del Monferrato, tra dolci colline e classici vigneti. Qui sorge questo allevamento che offre un'esperienza unica: sperimentare una camminata tra le campagne circostanti, accompagnati da questi bellissimi animali.
Dopo una prima fase di presentazione della struttura, ci viene data la possibilità di scegliere il nostro speciale compagni di passeggiata. I prescelti sono Galileo, Artù e Raphael, a cui viene fatta indossare l'imbragatura e con cui iniziamo a familiarizzare un po' prima della partenza.
La proprietaria Inge ci accompagna per le strade della zona e ci ha raccontato le particolarità di questo animali. Ognuno di noi ha il suo compagno a quattro zampe al seguito, percorrendo strade e sentieri, passando nei campi, ma anche nelle viuzze del centro di Cavatore.
La nostra guida ci spiega che Il passo ritmico del lama e dell’alpaca aiuterà nel processo verso la tranquillità interiore. La natura di questi animali ci guida nel movimento e nella sosta per apprezzare e godere appieno della natura e delle suggestive viste.
L’incontro e il movimento in compagnia di un animale tocca il nocciolo del nostro essere e ci riporta al pensiero di far parte di un ordine universale. Immersi costantemente nell’attimo presente, gli animali danno la possibilità alle persone di vivere l’istante e di prestare la propria attenzione esclusivamente alle sensazioni del momento.
Conclusa questa bellissima e originale esperienza, si è fatta ora di pranzo e ci dirigiamo all’Agriturismo Albachiara di Carpeneto, vicino ad Acqui Terme.
Qui, in un rustico contesto di campagna, ci viene proposto un menù piemontese/pugliese (anche senza glutine) ricco di piatti saporiti e abbondanti.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine in Monferrato, in Roero e nelle Langhe.
Nel pomeriggio ci dedichiamo alla ricerca di alcune delle panchine giganti che fanno parte del Big Bench Community Project (BBCP), che ha lo scopo di valorizzare il territorio in cui si trovano: enormi panchine colorate inserite in diversi punti panoramici, per lo più tra le campagne piemontesi, allo scopo di richiamare turisti e far conoscere le bellezze di questi luoghi.
La prima che andiamo d ammirare è la Panchina Gigante giallo moscato di Strevi, su una piccola collina tappezzata di vigne e adiacente alla Cascina Ciresa, produttrice di vini. Questa è la panchina numero 21 del circuito BBCP.
Proseguiamo poi con la Panchina Gigante rosa di Alice Belcolle, situata in un punto panoramico nei pressi della Chiesa della Fraschetta. Questa panchina è la numero 62 del circuito BBCP; dal tramonto all’alba è sempre illuminata dal sole e per questo viene chiamata Panchina Gigante del Sole.
Ci dirigiamo infine alla Panchina Gigante verde di Fontanile, proprio a due passi dall'Agriturismo Basian dove alloggiamo e situata in posizione panoramica, all'ombra di tre querce, immersa tra vigneti. Questa panchina è la numero 25 del circuito BBCP.
La domenica mattina raggiungiamo Mombaruzzo, dove abbiamo prenotato precedentemente una visita guidata alla Distilleria Berta, che produttrice di grappe di fama internazionale, apprezzate e commercializzate in settanta Paesi del mondo.
La proprietà si trova Casalotto di Mombaruzzo (Asti) e si compone di 16 ettari, in cui si trovano la sede centrale, con la distilleria e le cantine di affinamento, un parco naturalistico e la pasticceria Carlo Moriondo, dove viene realizzato lo storico amaretto di Mombaruzzo.
Il tour dura circa un'ora e spiega come avviene il processo di lavorazione della grappa, dalla scelta delle vinacce, al passaggio negli alambicchi, fino a completare il processo di distillazione e ottenere un prodotto destinato a diventare una grappa giovane oppure una grappa invecchiata in legno, in botti di rovere che riposano al suono di musica classica e con speciali luci di cromoterapia, avvolte da quello che viene chiamato lo spirito degli angeli, il buonissimo profumo di grappa che evapora dalle botti.
Al termine della visita è prevista una degustazione guidata di una selezione delle grappe più famose della produzione Berta, accompagnata da un assaggio degli amaretti morbidi di Mombaruzzo della pasticceria Moriondo Carlo.
Dopo il tour e la degustazione, ci spostiamo per pranzo a Villa Prato, il ristorante della tenuta, che ha anche hotel e spa (che ci siamo già segnati per un’altra occasione 😬).
La villa è stata riaperta al pubblico nel luglio 2016 ma ha una lunga storia alle spalle: originariamente di proprietà della famiglia Prato di Mombaruzzo, è stata acquistata dalla famiglia Berta e trasformata in un esclusivo relais con sei suite finemente arredate, un ristorante e un centro benessere con piscine riscaldate sauna, bagno turco e trattamenti di grappaterapia, dove l’uva e tutti i suoi estratti diventano terapia di bellezza.
La zona dedicata al ristorante è elegante e raffinata, suddivisa in diverse sale dove si abbinano alla perfezione lo stile rustico, moderno e ricercato.
Il menù è particolare, con piatti della cucina piemontese che si affiancano a proposte più innovative e con ingredienti ricercati. I vari piatti che assaggiamo si rivelano tutti ottimi, su richiesta è possibile avere anche un menù senza glutine.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine in Monferrato, in Roero e nelle Langhe.
Nel pomeriggio, accompagnati da Marco dell’Agriturismo Bastian, visitiamo il centro di Mombaruzzo, con il suo Museo del Territorio. Lui è un esperto del luogo e un membro dell’Associazione Campanari, è una fortuna averlo come guida.
Questo piccolo museo raccoglie oggetti e testimonianze della civiltà contadina, con ricostruzioni di ambienti di un tempo, oltre ad un'area dedicata agli animali della zona. Per fare questa esperienza è possibile chiamare il comune di Mombaruzzo e fissare un appuntamento per una visita guidata.
Ci spostiamo poi alla vicina Chiesa di S. Antonio Abate, di origine benedettina e risalente al secolo Xl – XII.
Successivamente ci dirigiamo alla Chiesa di Santa Maria Maddalena, dove la nostra guida ci accompagna fino alla sommità del campanile, raggiungibile attraverso una lunga, ripida e stretta scala di legno.
Una volta giunti in cima, è possibile ammirare il panorama di tutta la cittadina di Mombaruzzo e delle campagne circostanti, oltre a notare il curioso meccanismo che ancora oggi permette di far suonare le campane.
Prima di salutare questi luoghi, non ci facciamo sfuggire l’occasione di acquistare alcuni amaretti morbidi tipici della zona presso la pasticceria Moriondo Vittorio, proprio in centro a Mombaruzzo... che buoni (e per mia grande felicità, anche senza glutine)!!!
Post realizzato in collaborazione con Agriturismo Bastian.
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