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WEEKEND IN FRANCIACORTA: UNA TERRA DI GRANDI VINI, MA NON SOLO

Da poco è passato il compleanno di Alessio, quale miglior regalo di un weekend in viaggio tutti insieme?

Eccomi allora ad organizzare un fine settimana a sorpresa in Franciacorta, rinomata zona in provincia di Brescia, ai piedi del Lago d'Iseo. Un territorio noto per i suoi vini, ma ricco anche di interessanti luoghi da scoprire.

WEEKEND A SORPRESA IN FRANCIACORTA

Partiamo il sabato in tarda mattinata e raggiungiamo le campagne bresciane, fermandoci a pranzo all'Agriturismo Ripa del Bosco di Capriolo, dove gustiamo un pasto saporito a base di specialità del territorio, immersi nelle vigne della zona (QUI i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine in Franciacorta).


Con la pancia piena ci spostiamo alla Locanda Al Dossello a Provaglio d'Iseo, dove passeremo la notte. Si tratta di un casale di campagna, circondato da campi e vigneti, che dispone di alcune camere e di un ristorante.

LOCANDA AL DOSSELLO
LOCANDA AL DOSSELLO
LOCANDA AL DOSSELLO

La struttura è molto curata, con il giusto mix di rustico ed elegante, attenzione per i dettagli e ottimi servizi. Veniamo accolti calorosamente dal personale, che ci conduce subito alla nostra stanza, un'ampia suite molto accogliente.

LOCANDA AL DOSSELLO
LOCANDA AL DOSSELLO
LOCANDA AL DOSSELLO
LOCANDA AL DOSSELLO

Proseguiamo verso le Cantine Berlucchi a Borgonato, dove partecipiamo ad una visita guidata delle cantine storiche, seguita una degustazione di vini e specialità locali. L'esperienza è prenotabile sul sito ufficiale delle cantine, scegliendo giorno, orario e tipo di degustazione preferiti.

La struttura si presenta molto elegante, una sede storica che fa trasparire la sua lunga esperienza in merito alla produzione e alla commercializzazione di questo grande marchio di spumante Franciacorta.

CANTINE BERLUCCHI
CANTINE BERLUCCHI
CANTINE BERLUCCHI

La guida ci conduce in un percorso di circa un'ora all'interno delle cantine storiche dell'azienda, di origine seicentesca, dove si è fatta la storia di questi grandi vini. Il percorso è affascinante, le luci sono soffuse e la spiegazione dettagliata e piacevole. Ci viene raccontato come tutto nacque grazie al giovane enologo Franco Ziliani che suggerì a Guido Berlucchi di produrre “uno spumante alla maniera dei francesi”, utilizzando lo stesso Metodo Champenoise, oggi qui definito Metodo Classico. Così nel 1961 nacquero le prime 3000 bottiglie di Pinot Franciacorta, l'inizio di una lunga strada nel mondo dei vini di pregio.

CANTINE BERLUCCHI
CANTINE BERLUCCHI
CANTINE BERLUCCHI
CANTINE BERLUCCHI
CANTINE BERLUCCHI

Passiamo diverse gallerie dove si susseguono interminabili file di cavalletti carichi di bottiglie, a riposo qui nelle varie fasi di fermentazione, che le porteranno a diventare quello che oggi è un prodotto d'eccellenza.

Raggiungiamo poi il cuore delle cantine, dove è custodita, rigorosamente sottochiave, una delle prime bottiglie di Franciacorta Berlucchi, un'icona di questo prodotto. 

CANTINE BERLUCCHI
CANTINE BERLUCCHI

Al termine della visita ci attende la degustazione, dove una sommelier esperta ci guida nella scoperta di tre vini a marchio Berlucchi, aiutandoci a capirne le caratteristiche visive, olfattive e gustative. In accompagnamento ai vini vengono serviti formaggi e salumi tipici del territorio. Per i bambini è disponibile del succo di frutta, per non perdere l'occasione di un brindisi con mamma e papà.

CANTINE BERLUCCHI

La giornata si conclude con una gustosa cena alla Locanda Al Dossello, di cui abbiamo già parlato sopra (QUI i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine in Franciacorta).

 

La domenica iniziamo la giornata con una visita al Monastero di San Pietro di Lamosa a Provaglio d'Iseo, la struttura più antica e l’unica ancora riconoscibile delle fondazioni cluniacensi del Sebino. La struttura risale al 1083, costruita dai monaci sui resti di un antico tempio pagano.

Molti furono i rimaneggiamenti e le modifiche nei secoli, in cui passò dalle mani dei monaci a chiesa parrocchiale, per poi essere espropriata da Napoleone, usata a roccaforte nella Seconda Guerra Mondiale e poi ancora come magazzino.

MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA
MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA
MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA
MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA
MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA

Grazie ad un gruppo di volontari negli ultimi anni sono state apportati diversi lavori di ristrutturazione e recupero degli ambienti e dei preziosi affreschi del Cinquecento, opera di inestimabile valore e bellezza.

MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA
MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA

Da non perdere anche il piccolo chiostro che è racchiuso dalle mura antiche. Qui si respira un'aria di pace e tranquillità davvero speciale. Un luogo che vale la pena di visitare, non ne resterete delusi.

MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA
MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA
MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA

Il complesso del monastero si affaccia sulle Torbiere del Sebino, una riserva naturale considerata area prioritaria per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda, grazie alla varietà di habitat e di specie acquatico-palustri rare o a rischio di estinzione in Lombardia e in Italia.

MONASTERO DI SAN PIETRO DI LAMOSA

Non può mancare una tappa alle vicine Cantine Bersi Serlini, dove decidiamo di non partecipare alla visita guidata, ma solo ad una degustazione accompagnata da una dettagliata spiegazione da parte del personale del wine shop.

CANTINE BERSI SERLINI
CANTINE BERSI SERLINI
CANTINE BERSI SERLINI

Ci viene data la possibilità di scegliere quali e quanti vini assaggiare tra le sette etichette prodotte dalla cantina, ci vengono raccontati dettagli legati alla loro produzione, alle loro caratteristiche e agli abbinamenti consigliati. Insieme ai vini vengono offerti salumi e formaggi locali.

CANTINE BERSI SERLINI
CANTINE BERSI SERLINI
CANTINE BERSI SERLINI

Per pranzo ci spostiamo all'Osteria dell'Angelo di Gussago, dove ci attende un pasto ricco e corposo (QUI i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine in Franciacorta).

Il pomeriggio visitiamo l'Abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano. qui, oltre alla chiesa del Quattrocento (che purtroppo troviamo con la facciata completamente coperta perché in ristrutturazione), si possono visitare i tre diversi chiostri:

- il Chiostro della Cisterna, risalente al Quattrocento, poi restaurato con gusto rinascimentale nel tardo Cinquecento. Era il chiostro principale, con il pozzo e  gli ambienti più importanti della vita comunitaria;

- il Chiostro del ‘400, probabilmente l’antico ingresso del Monastero. Sui capitelli delle quattro colonne angolari spicca lo stemma Olivetano e sulle pareti si possono notare tracce di affreschi;

- il Chiostro del ‘500, detto anche Chiostro Grande. Molto luminoso e di grandi dimensioni, caratterizzato dai suoi numerosi archi (38 al piano terra e 56 al piano superiore), presenta sul cornicione una decorazione con maioliche.

ABBAZIA OLIVETANA DI SAN NICOLA
ABBAZIA OLIVETANA DI SAN NICOLA
ABBAZIA OLIVETANA DI SAN NICOLA
ABBAZIA OLIVETANA DI SAN NICOLA

Per concludere il nostro weekend, un po' di shopping al Franciacorta Outlet Village, a due passi dall'Abbazia.

FRANCIACORTA OUTLET VILLAGE

Un weekend ricco di attività, buon vino e buon cibo... un regalo di compleanno molto gradito!

 

QUI i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine in Franciacorta.

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